Le tracce più antiche della città di Veglia risalgono alla preistoria e la sua storia fu segnata dall’alternanza tra la popolazione indigena e i nuovi arrivati, dai liburni ai romani, slavi, veneziani… La città sorge sulle fondamenta antiche e ne testimoniano i resti delle terme romane, mosaico nel piano interratodi Mate,il tempio di Venere e le parti delle mura cittadine dell’epoca . Il piano urbanistico della città fu definito dai romani che vi collocarono le due vie principali, cardo e decumano, proprio lì dove si trovano ancor’oggi. Nel corso dei secoli, la città cresce e si sviluppa e ottiene le proprie mura nel medioevo.
La città di Veglia attrae grazie al suo patrimonio medievale risalente ai tempi della supremazia veneziana in quest’area. Al tempo furono particolarmente importanti i conti Frankopan che riuscirono a mantenersi a Veglia per diversi secoli grazie alle proprie relazioni amichevoli con i Veneziani. La linea dei Frankopan trae le proprie radici dal conte Doimo, instaurato dai veneziani, dopo che Veglia passò nelle loro mani nel XII secolo. L’isola fu divisa in diversi castelli insulari – Bescanuova (Baška), Verbenico (Vrbnik), Dobrigno (Dobrinj) e Castelmuschio (Omišalj), e la città di Veglia (Krk) ne era il centro principale. I conti di Veglia cercavano di mantenere l’ordine nei rapporti legali in modo da tutelare la pace sull’isola, ma anche il suo patrimonio culturale, ossia la lingua croata e la scrittura glagolitica. Il castello di Frankopan risulta ancor’oggi conservato quasi in forma originale. Il castello si trova in piazza Kamplin, fulcro della vita profana e sacra.
Risulta impensabile immaginare la città di Veglia nel Medioevo senza le modeste confraternite religiose. Le confraternite trovarono appunto il proprio posto sulle porte settentrionali della città, Porta Su, attorno all’odierna Piazza dei glagolitici. All’epoca vi vivevano i francescani, benedettini, benedettine e clarisse.
Oggi Krk è un sito turistico con un ricco patrimonio culturale e artistico e l’antica Splendidisima Civitas Curitarum (Splendidissima città degli abitanti di Veglia) vive in una bella sinergia con il trambusto dei tempi moderni.