L’area di Dobrinj fu densamente popolata dalla preistoria ai giorni nostri. Le prime scoperte datate risalgono alla prima età del ferro, ma si presume che l’area fosse abitata anche prima, durante il neolitico e, secondo alcuni indizi, anche durante il mesolitico.

La località di Dobrinj si trova nella parte centrale dell’isola di Krk, in cima all’altura scoscesa che al contempo costituisce il confine naturale e la protegge dal versante nordoccidentale. L’odierna località Dobrinj è un tipico insediamento mediterraneo. Tra i boschi, sull’altura, spunta il campanile che sovrasta i tetti delle case. È circondato da viuzze strette che emergono sulla piazza centrale, Placa, fulcro della vita sociale, pubblica e sacro. L’età della parrocchia di Dobrinj è testimoniata da alcuni listini, e tra le menzioni più rilevanti spicca il documento redatto dal conte Dragoslav del XI secolo, che parla della costruzione della chiesa di San Vito. La parrocchia di Dobrinj era conosciuta anche per la scrittura glagolitica e sono numerosi i sacerdoti glagolitici registrati.

L’insediamento medievale di Dobrinj fu formato secondo gli sviluppi economici e politici dell’Alto Adriatico. La città aveva un alto valore strategico, poiché controllava la baia di Soline e il canale di Vinodol, importanti rotte marittime e commerciali.

Il terreno fertile e acqua in abbondanza sono alcune delle ragioni più importanti che hanno reso sì che l’economia della popolazione locale si basi sull’agricoltura e allevamento. Uno dei fondamenti dell’economia di Dobrinj sono certamente le saline nella baia di Soline. Il Castello sfruttava i campi e i boschi che lo circondavano e governava le aree agrarie con una serie di villaggi. I villaggi vengono quasi sempre formati attorno agli edifici sacri e una serie di strutture medievali nell’area attorno a Dobrinj indicherebbe la creazione precoce di comunità rurali.

L’area di Dobrinj è oggi un luogo turistico importante con un ricco patrimonio culturale e artistico. Si consiglia certamente la visita alla grotta Biserujka, un esempio eccezionale del patrimonio naturale sull’isola, come pure la baia di Soline, l’unico luogo dell’isola con il fango curativo naturale.